Il pianista e musicologo Daniele Adornetto ci guida alla scoperta di Carlo Albanesi grazie al suo lavoro di ricerca e recupero storico che ha portato alla pubblicazione del CD “Carlo Albanesi, Piano Sonatas”.
Tre delle sei sonate pianistiche del compositore partenopeo sono state registrate in prima assoluta mondiale per l’etichetta discografica Da Vinci Classics.
Non è la prima volta che il pianista romano si dedica con passione alla scoperta e riscoperta di opere pianistiche di autori dimenticati o rimasti ai margini della storia musicale ufficiale: lungo il suo percorso artistico si è preso a cuore di approfondire l’opera di Vieri Tosatti, di Alessandro Longo, del triestino Mario Zafred ed altri compositori.
Daniele Adornetto si potrebbe definire come una sorta di restauratore d’immagine di compositori dimenticati dai circuiti concertistici o dagli studi di registrazione. Il caso di Albanesi è emblematico da questo punto di vista perché nonostante sia stato compositore e pianista molto apprezzato nel suo tempo, non è mai riuscito ad imporsi in maniera duratura all’interno del panorama europeo, un po’ come d’altra parte è accaduto per molta musica strumentale italiana.
Le sonate presentate nel CD “Carlo Albanesi. Piano Sonatas” sono state composte fra il 1893 e il 1909, un periodo considerato epocale per l’evoluzione del pianismo. Si tratta di pagine virtuosistiche di alto livello caratterizzate dalla presenza di tocchi d’effetto volti a suscitare una reazione emotiva immediata nell’ascoltatore, con l’intenzione di rispondere in modo attento ai desideri del pubblico di quel tempo. Adornetto, sostenuto dalla sua particolare sensibilità unita ad una rilevante padronanza tecnica, ha saputo interpretare e restituirci con misura e sobrietà una parte dell’opera di Albanesi, aiutandosi anche attraverso il poderoso lavoro di ricostruzione e approfondimenti della vita del compositore.
Carlo Albanesi nasce a Napoli nel 1856. Nel 1878 lascia l’Italia per andare prima a Parigi e poi a Londra dove dal punto di vista professionale trova una nuova patria. Qui insegna pianoforte presso la Royal Academy of Music e diventa insegnante privato di persone appartenenti all’alta società, come la principessa ereditiera di Svezia e la pianista compositrice Mary Lucas. Sempre a Londra si unisce in matrimonio con la scrittrice Effie Adelaide Rowlands con cui ha due figlie. Riesce ad inserirsi perfettamente nell’establishment culturale e artistico inglese grazie anche alla sua produzione molto fruibile e in grado di coinvolgere musicalmente anche orecchie meno esperte e attente alle complessità stilistiche. Albanesi muore a Londra nel 1926.
Daniele Adornetto, pianista romano, si dedica sia al repertorio tradizionale, con predilezione per il periodo classico-romantico e il repertorio francese, sia ad un repertorio più ricercato, focalizzato soprattutto sui compositori italiani che hanno operato dal secondo ottocento fino a tutto il novecento. Dopo aver inciso la prima esecuzione integrale delle opere pianistiche di Vieri Tosatti (Tactus), e un CD intitolato La Ville joyeuse per l’etichetta Da Vinci, dedicato a opere di compositori francesi ispirate alla ricca tradizione musicale napoletana, ha recentemente pubblicato, sempre per la Da Vinci, l’integrale delle sonate di Carlo Albanesi (1856 – 1926) in prima assoluta.
Si è esibito in recital per pianoforte solo e con orchestra, tenendo concerti in Italia e all’estero (in Brasile, Olanda, Spagna e Tunisia) e ha suonato per Radio Uno, Radio Tre e per Telemontecarlo.
Vanta importanti collaborazioni sia nella musica da camera (Mauro Tortorelli, F. Maggio Ormezowski) che in campo teatrale (Giorgio Albertazzi, Pino Micol, Arnoldo Foà, Walter Maestosi). Dopo aver insegnato nei conservatori di Bari e Perugia, è attualmente docente presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.