Stasera il Duomo di Mestre ha registrato il tutto esaurito per il Concerto organizzato dagli “Amici della Musica” di Mestre in collaborazione con l’Assessorato alla Produzione Culturale del Comune di Venezia.
Giovanni Sollima e i violoncellisti della Scala hanno catturato l’attenzione del pubblico per due ore eseguendo un programma che si è aperto con “Battalia” di Heinrich Ignaz Franz von Biber, rivista da Sollima. Sono seguiti l’intensa e struggente “Flagellazione”, scritta dal compositore palermitano nel 2004 per uno spettacolo della Compagnia Balletto Teatro di Torino, e “Lacrimae antiquae” di John Dowland. A seguire “Vival-Drix”, il sorprendente risultato della contaminazione Antonio Vivaldi- Jimi Hendrix con il Concerto a due violoncelli e continuo in Sol minore RV 531 del compositore veneziano, avvicinato nel Largo a due brani del grande chitarrista americano, “Angel” e “Purple Haze”. Per finire “Violoncelles, vibrez!” conosciuto per aver presentato Giovanni Sollima al pubblico internazionale.
Il notissimo “Sogni ad occhi aperti” di sua composizione ha concluso il bis della bella serata: un concerto che ha fatto vibrare i violoncelli e le emozioni dei presenti.
Giovanni Sollima è una forza della natura: la personalità magnetica e un po’ istrionica, la grande padronanza nella tecnica strumentale gli hanno permesso, in vari momenti del concerto, di uscire dagli schemi del concerto classico per addentrarsi in sonorità diverse e originali, per instaurare col pubblico un contatto più diretto e spontaneo, come quando imbracciando il suo violoncello si è incamminato suonando fra le file del pubblico piacevolmente sorpreso.
D’altra parte Sollima deve il suo successo proprio a questa fantasia e curiosità che lo hanno spinto ad esplorare nuove modalità di composizione mescolando generi musicali diversi, rock, jazz, musica etnica dell’area mediterranea, ad inventare strumenti musicali come l’ “aquilarco” e il “body-cello”.
Attualmente è impegnato al progetto di una cantata sacra per soli, coro e orchestra commissionatagli da Riccardo Muti per Ravenna Festival 2008.
Gli otto violoncellisti della Scala che lo hanno accompagnato in questa serata sono un ensemble da prime parti del Teatro milanese. Durante il concerto Sandro Laffranchini e Massimo Polidori si sono esibiti come solisti accanto a Sollima. Il gruppo, formato anche da Gabriele Garofano, Alice Coppagli, Jakob Ludwig, Emanuele Silvestri, Tatiana Patella e Simone Groppo, è nato nel 2003 ed è specializzato in repertorio contemporaneo; dal 2007, assieme a Sollima, si è esibito in un crescendo di concerti ottenendo grande successo fra il pubblico e la critica.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *