Anche quest’anno “Cremona Mondomusica” è stato un appuntamento irrinunciabile per più di 10 mila visitatori e 208 espositori provenienti da 24 paesi del mondo. Malgrado sia un’esposizione che si rivolge ad un pubblico sostanzialmente di nicchia, ogni anno vede crescere questi numeri coinvolgendo anche chi non appartiene strettamente al settore, tanto da far ipotizzare ai promotori l’esportazione della manifestazione in altre città europee. Mondomusica continua ad essere la prima e unica manifestazione al mondo che apre i propri spazi esclusivamente a strumenti artigianali di alta qualità e bellezza ed è in questo aspetto che risiede il suo punto di forza. Lentamente in questi venti anni Mondomusica si è trasformato da un appuntamento di fiera a vero e proprio avvenimento culturale che si rinnova puntualmente: oltre alle meraviglie della liuteria, negli spazi espositivi anche quest’anno è stato possibile ascoltare concerti, assistere a convegni e tavole rotonde di grande interesse e partecipare a masterclass e seminari. L’evento forse di maggior attrattiva di questa edizione è stata la prestigiosa collezione di 21 strumenti di Andrea Amati al Museo Civico: si tratta di un’esposizione organizzata all’interno di un progetto triennale dedicato al padre del violino moderno che resterà aperta al pubblico fino al 14 ottobre. Tra questi strumenti, 9 furono realizzati su commissione della Corte di Carlo IX di Francia; si tratta di capolavori decorati e dipinti probabilmente da pittori cremonesi dell’epoca, strumenti provenienti da collezioni private e da musei di tutto il mondo. Nella foto il retro decorato di un violoncello del 1567, collezione “OperaOmnia” nell’ “Ala Ponzone” del Museo Civico di Cremona.
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