Il 19 novembre, alle ore 20.30, al Teatro Toniolo di Mestre, appuntamento per un concerto che vedrà protagonisti il violoncello di Giovanni Sollima e il mandolino di Avi Avital all’interno di IOSONOMUSICA – la XXXIV Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre organizzata dal Comune di Venezia in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Mestre e la direzione artistica di Mario Brunello. Protagonista, come scrive Brunello, «uno strano duo, nelle voci di un violoncello e di un mandolino, strumenti che nelle mani di Giovanni Sollima e Avi Avital sorprendono sempre».
Il canto dei loro strumenti proviene dalle radici della nostra cultura mediterranea ed il titolo del concerto è appunto “Radici”.
Così Giovanni parla di questo progetto che presenterà con Avi Avital per la prima volta a Mestre: «Il tema del viaggio e delle radici mi accompagna da sempre. Forse non è una coincidenza che, adesso, con Avi Avital nasca un progetto a due voci e che, almeno nei nostri desideri, ne evocherebbe milioni. Con i nostri strumenti, Mandolino e Violoncello, ripercorriamo territori, culture, canti ed epoche che hanno visto gente spostarsi da un luogo all’altro, fuggire, creare nuove radici, custodirne le antiche. Due voci, due strumenti, un racconto che tocca a tratti la sfera privata, le nostre storie, i nostri antenati e la nostra provenienza. La particolarità sta nel fatto che non c’è un vero e proprio programma, inteso come il classico programma di sala rassicurante, con una mappa ben precisa, date, cronologia, luoghi, biografie, indicazioni di movimenti, note, durate, barretta divisoria per un eventuale intervallo. No, niente di tutto questo, non ci siamo riusciti, per la verità non ci abbiamo provato. Abbiamo esordito sulle Dolomiti, qualche mese fa, salendo verso le cime, a piedi. Zainetti, strumenti, vecchi e nuovi amici intorno a noi, i brani – tanti negli zaini, come scorte di viveri – venivano decisi al momento. Abbiamo sentito subito l’esigenza di continuare in questo modo, apparentemente informale ma sicuramente più vissuto ed emotivamente condivisibile con il pubblico a cui raccontiamo tutto. Radici copre un ampio arco di tempo, dal Barocco (Dario Castello, Domenico Scarlatti, viaggiatori anche loro), ai nostri giorni, fino al popolare (che non ha quasi epoche di riferimento ma, soprattutto, non ha un autore specifico, bensì milioni di persone che si tramandano il segreto di una lingua o dialetto o sogni, tragedie, leggende, amori, sofferenze, filastrocche, cibo, nomi, luoghi, sotto forma di suoni, di canti, di danze). Buon viaggio!»
Al termine del concerto, Giovanni Sollima firmerà le copie del suo ultimo CD dal titolo “natural songbook” pubblicato pochi giorni fa.