Lo Zen e l’arte di suonare uno strumento
di Alfredo Trebbi

Edizione Concertante
CollanaI libri di Archi Magazine (pp.272)

Eccomi, spero ancora in tempo, per proporvi una strenna natalizia edita da Concertante, la stessa della rivista ARCHI magazine: è una proposta estremamente interessante perché affronta l’apprendimento del suonare da una prospettiva del tutto inedita rispetto a quelle delle metodologie tradizionali.

Il Modeling Auditivo proposto da Alfredo Trebbi, riunisce le più stimolanti discipline e strategie che contribuiscono alla crescita personale: lo Yoga, il PNL, la meditazione e tutto ciò che fa parte del pensiero creativo, affinché le potenzialità latenti che risiedono in ognuno di noi, si risveglino per esprimere la loro energia, per accelerare e potenziare le performance dello studio della musica.

Ancora troppe scuole continuano a confondere l’educazione ritmica ed uditiva con lo studio del solfeggio e dello strumento, dove lo studio delle tecniche e della teoria anticipa l’esperienza viva del suono, dell’ascolto e della comprensione musicale.

Perchè “...la musica nasce da dentro, coinvolge tutta l’intera sensorialità….E’ dal canto interiore che nasce la spinta a cercare il suono con le mani.“: queste parole di Carlo Delfrati, uno dei maggiori Maestri Zen della musica, racchiudono il senso dell’audizione interiore, che dovrebbe costituire il focus di ogni percorso musicale.

Il Modeling Auditivo è una procedura basata sull’ascolto e ci invita ad interrogare la musica, ad interagire con essa, per coglierne l’energia che spesso sfugge ad un ascoltatore passivo.
E’ a questo che dovrebbe aspirare ogni maestro: insegnare ad ascoltare, a fornire gli strumenti per comprendere, ed è proprio ciò che si propone questo manuale.

Attraverso lo Zen il soggetto viene richiamato subito al mondo dell’esperienza, ai fatti concreti, ad attività basate sull’ascolto contemplativo e dinamico, in contrapposizione agli obsoleti modelli analitici che si basano su percorsi essenzialmente cerebrali.

Lo Zen non rappresenta un insieme di nozioni e conoscenze da trasmettere attraverso il linguaggio; al contrario, si propone di condurre la mente al silenzio e allo “svuotamento”, per poter iniziare a spostare l’attenzione dai pensieri astratti ad esperienze vissute di intonazione, durata, timbro, senso ritmico, che siano in grado di coinvolgere la sfera delle emozioni.

E’ il musicista che deve vibrare, prima ancora dello strumento, perché sono le emozioni a mettere in moto i meccanismi di attenzione e ascolto.

A questo proposito l’autore del libro sceglie e propone brani importanti e noti per condurre ad una educazione musicale che sia corretta e, nel contempo, piacevole.

Il testo si conclude con un capitolo di Pietro Antinori, la figura più autorevole e di riferimento per ciò che riguarda l’applicazione dello Yoga alla musica.

Alfredo Trebbi insegna contrabbasso e Yoga per musicisti al Conservatorio G. B. Frescobaldi di Ferrara. 

Ha pubblicato diversi lavori tra i quali “Il contrabbasso – Novissimo manuale semiserio” edito dalla Casa Musicale Sonzogno e il metodo per principianti “Contrabbasso mon amour” di Curci. 

Cura una rubrica di Yoga e didattica strumentale sulla rivista ARCHI magazine.

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