Nella Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano, ieri per la prima volta nella storia, è stata presentata la ricostruzione perfettamente funzionante della Clavi-viola, uno strumento progettato da Leonardo da Vinci e finora mai realizzato.
Il complesso strumento che produce un suono simile a quello di una viola ma con la tastiera di un clavicembalo, a distanza di circa 500 dalla sua ideazione, è stata suonata nel corso di un breve concerto di brani databili tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, eseguiti dell’ensemble La Frottola.
La Clavi-viola, creata da Leonardo3 (www.leonardo3.net), sarà in esposizione da oggi 17 marzo, all’interno della mostra “Il Laboratorio di Leonardo – I codici, le macchine e i disegni”, in programma fino al 13 giugno, al castello di Vigevano dove si potrà anche suonare virtualmente.
La prima interpretazione e ricostruzione digitale dello strumento, opera dello studioso di ‘Leonardo3’ Edoardo Zanon, risale al 2005; da allora il progetto ha continuato a evolvere, attraverso decine di modelli tridimensionali e prototipi fisici preliminari.
“Leonardo – come sottolinea Edoardo Zanon – ha inventato uno strumento completamente inedito, un mix tecnologico che univa la polifonia di uno strumento a tastiera con le caratteristiche sonore di uno ad arco”.
Questa è la descrizione dello strumento portatile tratta dal manoscritto del Codice Atlantico: si indossa sulla vita e viene suonato con entrambe la mani su una tastiera simile a un pianoforte.
All’interno, un complesso sistema a pulegge e camme avvicina di volta in volta le corde a un crine in movimento, producendo un suono simile a una viola.
Il crine interno è in continuo movimento grazie a un sistema con pulegge e volano, azionato dalle gambe del suonatore.

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