“La paura del pubblico”
Cause e rimedi
di Katò Havas
Edizione Cremonabooks (pagine 143)
“…E’ un libro che dovrebbe valere tanto oro quanto pesa per ogni studente e per molti esecutori…”: così ha scritto Yehudi Menuhin di “Stage Fright”, l’opera di Katò Havas che si completa con “Un nuovo approccio al violino” e con “The twelve Lesson Course”.
L’ex bambina prodigio ungherese, in seguito all’esperienza di violinista e di insegnante, ha intrapreso studi approfonditi sulle cause e gli effetti connessi alla paura del pubblico, studi che hanno coinvolto discipline come fisiologia, psicologia e sociologia.
Su questo argomento ha tenuto seminari sia negli Stati Uniti che in Europa e, ancora oggi, musicisti di tutto il mondo si recano ad Oxford, dove risiede, per consigli sull’eliminazione dell’ansia e della tensione nel suonare il violino.
Quali sono le cause di quell’ansia che assale maggiormente i musicisti solisti?
E quali le sue manifestazioni fisiche?
Perché alcune persone sono più condizionate dalla relazione che si instaura fra artista e pubblico?
Si nota spesso come, in special modo con il raggiungimento della maturità, alcuni musicisti, magari con un elevato potenziale artistico, cedano alle ansie e all’istinto di valutare continuamente se stessi, impedendo al talento di esprimersi.
E quante altre volte un artista è costretto a giungere sino a metà concerto prima di infrangere l’invisibile barriera che si frappone fra lui e il pubblico?
Katò Havas nel suo libro dedicato a tutti i musicisti, ma in particolare a violisti e violinisti, prende in esame le paure più comuni fra gli esecutori e propone esercizi e rimedi concreti per superarle.
E’ importante, innanzitutto, adottare un atteggiamento mentale che permetta di instaurare una corretta relazione con il pubblico, caratterizzata dal desiderio di “comunicare”; difatti ciò che contraddistingue il brillante artista è l’elevato grado di sensibilità ed immaginazione unito all’abilità di “trasmettere”, a chi ascolta, le sue percezioni visive e uditive.
Dopo aver preso coscienza dell’eventuale disagio è auspicabile affrontarlo quanto prima, perché la sua forza paralizzante non imprima, in modo duraturo, un senso di prostrazione mentale.
Nel 1992 la American String Teacher Association ha conferito a Katò Havas il Premio Internazionale come riconoscimento dei risultati senza pari del suo metodo.
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