In occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo, Fabio Massimo Capogrosso presenterà Confini, nuovo brano per coro e orchestra commissionato dal Teatro La Fenice di Venezia e pubblicato da Edizioni Curci in collaborazione con CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica. Ispirato al grande viaggiatore veneziano, Confini sarà eseguito in prima assoluta dall’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice diretti dal M° Nicola Luisotti, venerdì 19 aprile 2024 alle ore 20, in replica domenica 21 aprile alle ore 17, nell’ambito della Stagione sinfonica 2023/2024. Il concerto di venerdì sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle ore 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.
Fabio Massimo Capogrosso racconta così l’ispirazione per il brano: «L’occasione di scrivere un brano ispirato alla figura di Marco Polo rappresenta senz’altro uno spunto di riflessione su ciò che spinge la mente umana a guardare oltre i confini conosciuti. Ho sempre guardato alla stesura di una partitura come a un viaggio che ci porta a scavare nel nostro inconscio, a scoprire aspetti misteriosi della nostra mente, della nostra personalità. Un viaggio capace di arricchirci come artisti, ma anche come uomini. Così, mi piace pensare al viaggio di Marco Polo come al viaggio di un compositore che guarda il pentagramma vuoto come un oceano da esplorare. Un viaggio che puoi pensare di programmare nei dettagli più accurati, ma che alla fine ti porta sempre a percorrere sentieri sconosciuti».
Nato a Perugia nel 1984, Fabio Massimo Capogrosso è stato il primo compositore in residenza della storia della Filarmonica Toscanini. Ha vinto la Bassoon Chamber Music Composition Competition negli Stati Uniti d’America nel 2015 con il brano 4 Miniature per 4 Strumenti a Fiato. Nel marzo del 2016 è stato invitato a Tampa come vincitore del Call for Score del New Music Festival indetto dall’University of South Florida. È stato ospite presso importanti istituzioni e festival nazionali e internazionali come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Scala, i concerti della IUC, i Suoni delle Dolomiti, San Francisco International Piano Festival, Rebecca Penneys Piano Festival, Villa Pennisi in Musica, Pietre che Cantano, il festival Internazionale di Mezza Estate; e in teatri come il Grande di Brescia, il Parco della Musica di Roma, il Cilea di Reggio, il Palladium di Roma, la Britton Recital Hall dell’Università del Michigan, la Barness Music Recital Hall dell’Università della Florida del Sud.
Le sue composizioni sono state eseguite in Italia, Spagna, Germania, Polonia, Belgio, Florida, California, Michigan, Corea del Sud, Cina da ensemble di chiara fama, tra cui Sentieri Selvaggi, Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Fabrizio Meloni e i Percussionisti della Scala, Quartetto Falstaff, Red4Quartet dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, President’s Trio dell’University of South Florida, Strings & Hammers, Trio Solotarev; e da musicisti come Beatrice Rana, Sesto Quatrini, Francesco Libetta, Ives Abel, Francesco Cilluffo, Orazio Sciortino, Anastasia Feruleva, Alessandro Soccorsi, Mara Oosterbaan, Edevaldo Mulla, Mina Mijovic, Eunmi Ko, Nina Kim, Conor Nelson, Emily Diez, Kevin Schempf e Susan Nelson McNamee. È tra i vincitori della nona edizione del Discover America, il prestigioso concorso indetto dal Chicago Ensemble.
Capogrosso è stato scelto da Marco Bellocchio, Palma d’oro alla carriera, per comporre le colonne sonore di Esterno Notte e Rapito. È stato nominato, per la colonna sonora di Esterno Notte (edita e prodotta da Edizioni Curci), come miglior compositore ai David di Donatello e vincitore del titolo di “Composer of the Year” all’Apulia soundtracks Award. Da allora sempre più registi si rivolgono a lui per la composizione di colonne sonore. È protagonista di Oltre la maschera, documentario di Andrea Campajola prodotto da Edizioni Curci e CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica.