Il Premio letterario Lorenzo Da Ponte organizzato dalla casa editrice Diastema di Treviso è un concorso con lo scopo di promuovere e valorizzare testi narrativi che abbiano inequivocabili riferimenti e collegamenti con la musica, intesi nel senso più ampio: sono ammessi romanzi biografici o autobiografici, romanzi storici di ambientazione musicale, thriller. I riferimenti musicali possono riguardare qualsiasi genere attuale o del passato. La partecipazione è gratuita e per i primi classificati è prevista la pubblicazione cartacea dell’opera.

L’edizione 2019 che ha visto vincitore Alvise Filippo Stefani con il suo “In memoriam di Maria Barbara Bach”, ha premiato con un secondo posto “Il sillabario di musica. Fantasie cromatiche di un violinista” di Gabriele Raspanti pubblicato il mese scorso.

 

Si tratta di un racconto musicale suddiviso in ventitré brevi riflessioni incentrate su altrettante parole che offrono lo spunto per trattare argomenti che riguardano sì la musica colta, ma che estendendo il campo d’interesse anche alla letteratura, all’arte e ai libri. Lo si potrebbe definire un libro di divulgazione per lettori attenti e curiosi.

I capitoli, come le voci di un dizionario, sono a sé stanti e il libro si potrebbe leggere anche a ritroso, senza per questo comprometterne il fine ultimo, che è quello di stimolare nel lettore la curiosità, abbandonando la diffidenza nei confronti di quegli argomenti che possono apparire riservati agli specialisti del settore.

Invogliare un pubblico più vasto ad approfondire gli argomenti trattati è dunque la scoperta ambizione di questo sillabario: la strada prescelta per perseguire questo scopo è quella che si dirama per più sentieri, attraverso “contaminazioni” narrative fra le più disparate, come disparate sono le esperienze che hanno dato vita ai ventitré episodi di questo racconto musicale.

La trama intreccia ricordi personali, contaminazioni delle letture e qualche rievocazione nostalgica utilizzando una modalità espressiva sempre in bilico fra ironia e autoanalisi, per sollecitare il lettore curioso e attento ai risvolti psicologici della narrazione.

Gabriele Raspanti: Violinista dall’età di dieci anni, i suoi ambiti professionali e d’interesse sono oggi la musica da camera e il Barocco. Vive a Bologna, da cui raramente si allontana e dove si è laureato in lettere classiche con una tesi su Renato Serra e i Greci. Da tempo dedica particolare attenzione agli intrecci della musica con la letteratura e le arti figurative. È docente e coordinatore del Dipartimento di Musica Antica al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena.